#05. Il Fondo di Garanzia per le PMI L. 662/96
di Giuseppina Mancinetti, Responsabile Ufficio ControgaranzieTempo di lettura: 6’
Il fondo di Garanzia per le PMI L. 662/96 è lo strumento agevolativo principale per l’accesso al credito per le PMI. Che cos’è il sistema di rating del Fondo? Come funziona, e perché è importante conoscerlo?
Chi si è trovato a richiedere un finanziamento bancario avrà certamente sentito parlare o si sarà trovato a dover firmare la modulistica che consente l’accesso al Fondo di Garanzia per le Pmi, requisito sempre più richiesto da parte degli istituti di credito per la concessione dei finanziamenti. Soprattutto negli anni della pandemia questa agevolazione ha assicurato, attraverso una normativa speciale e transitoria, l’accesso al credito ad una gran parte delle piccole e medie imprese italiane, anche quelle più rischiose, con scarsa capitalizzazione e garanzie personali.
Vediamo in concreto di cosa si tratta.
La concessione della garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dalle banche agevola l’accesso al credito in quanto lo Stato si rende garante nei confronti degli istituti di credito in caso di inadempimento da parte delle imprese. Le banche, a fronte del minor rischio di credito, concedono più facilmente alle imprese la liquidità necessaria all’attività economica ed a condizioni generalmente più favorevoli rispetto a quelle di mercato.
Ma come si accede alla garanzia del Fondo e come funziona?
Normalmente la banca o il Confidi accreditato si attivano per richiedere la garanzia del Fondo per conto dell’impresa richiedente un finanziamento. Il Gestore del Fondo verifica l’ammissibilità dell’impresa sulla base dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti dalle disposizioni operative del Fondo e sulla base di un sistema di rating che determina la probabilità di inadempimento (default) alla corretta restituzione del finanziamento.
Il modello di rating si compone di tre moduli principali:
Il modulo economico-finanziario, che analizza i dati degli ultimi due bilanci dell’impresa e calcola una serie di indici relativi alla redditività, alla liquidità, alla struttura finanziaria e alla solvibilità.
Il modulo andamentale, che verifica le informazioni presenti nella Centrale Rischi della Banca d’Italia, nel sistema CRIF o Cerved riguardanti l’esposizione creditizia dell’impresa, gli eventuali ritardi nei pagamenti, le sofferenze.
Il blocco informativo relativo agli eventi pregiudizievoli, che rileva la presenza di eventi che possono incidere negativamente sul merito creditizio dell’impresa, come protesti, pignoramenti etc;
La valutazione finale del merito di credito dell’impresa è il risultato dell’analisi congiunta dei dati contenuti nei due moduli nonché degli eventuali eventi pregiudizievoli. La valutazione complessiva prevede 5 fasce, ognuna con una sua probabilità di inadempimento: dalla fascia 1 – rischio minimo- , alla fascia 5 – rischio massimo; il posizionamento di una impresa in una determinata fascia stabilisce la quantità di garanzia che il confidi o la banca riceve per le operazioni creditizie di quell’impresa.
Dal periodo della pandemia il Fondo ha operato concedendo la garanzia a quasi tutte le richieste, senza applicare il rating, ma dal 1/1/2024 si ritornerà alla operatività ordinaria e sarà il modello di rating a condizionare l’accesso al credito delle imprese, con l’esclusione di quelle più rischiose, quelle in fascia 5 per intenderci.
Perché è importante conoscere il rating MCC
Per le imprese la cui forma di risorsa finanziaria principale resta il credito bancario, è importante conoscere il proprio rating, per gestire al meglio la relazione con i soggetti finanziatori, per ottenere le risorse necessarie alla propria operatività e per ottenere condizioni economiche più favorevoli. Inoltre, sebbene gli ultimi importati cambiamenti normativi quali ad esempio il Codice della Crisi Impresa, la Nuova Definizione di Default, richiedano un approccio valutativo sistematico e prospettico, il rating del Fondo può rappresentare altresì uno strumento estremamente utile all’azienda per un’auto-diagnosi, come un termometro per misurarne lo stato di salute per scegliere quelle azioni correttive utili a migliorare il proprio posizionamento nella classificazione del rischio.
Ma questo non basta
Le Disposizioni Operative del Fondo prevedono inoltre una serie di regole per accedervi e mantenere la garanzia. Solo per citarne alcune: il Plafond del Fondo a disposizione dell’impresa sia in termini di importo che di durata, l’ammontare degli Aiuti “de minimis” ricevuti dell’impresa, l’ammontare degli aiuti ricevuti con le misure emergenziali Covid e con il Quadro temporaneo di crisi per gli aiuti a seguito dell’aggressione della Russia all’Ucraina, il principio dell’“impresa unica”, i controlli documentali a campione nella fase di post delibera.
Per questo è fondamentale non solo essere informati su tutte le normative più recenti e sugli strumenti disponibili per accedere al credito, ma soprattutto è utile affidarsi a una struttura come COOPFIDI che ha come obiettivo primario la consulenza e l’affiancamento degli associati nel facilitare l’accesso ai finanziamenti e alle agevolazioni, insomma una bussola per le piccole aziende, utile ad orientarsi in questo complesso sistema di regole, accompagnandole in un percorso di consapevolezza e crescita.
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